Il Trekking a San Mauro La Bruca

Con l’inizio dell’anno scolastico , nel corso di questa bella stagione autunnale, con il favore del clima propizio, hanno potuto avere nuovamente corso , presso il nostro Liceo, le attività pedagogiche sul territorio.

Nel quadro di tali iniziative si è svolta, in data 28/09, una giornata escursionistica, incentrata sulla disciplina del Trekking, ma come oramai è consuetudine, animata dalla presenza competente di altre/i docenti, data la valenza interdisciplinare che una buona conoscenza dei siti visitati deve poter stimolare.

La comitiva, costituita dalle classi IV° A e B della sezione classica e dalle I° L e G del Liceo Scientifico, ha raggiunto, per l’occasione, il comune di S. MauroLa Brucasituato nel Basso Cilento, tra antichi uliveti e boschi secolari di castagni. La circostanza didattica ha potuto nell’occasione beneficiare del supporto delle guide della locale Pro-Loco.

I nostri alunni, in analoghe occasioni e presso altri siti della provincia, nel corso dei più recenti anni scolastici, hanno già avuto occasione di partecipare al tripudio degli scenari flori- faunistici del Cilento per godere, tra i cespugli di ginestra, di mirto e di lentisco della pace serena ed esuberante della macchia mediterranea e familiarizzare con le specie che vi sono stanziali. La scolaresca ha proceduto, in altura, a partire dai 500 mt. iniziali, per circa tre ore ad una escursione ritemprante e fisicamente impegnativa, lungo i sentieri attrezzati del Comune sino a raggiungere un belvedere, vera terrazza protesa sul mare, da cui si sono potute ammirare le suggestive vedute sottostanti di Centola, Pisciotta e Palinuro.

La pausa pranzo è stata organizzata, grazie al prodigarsi di alcune famiglie attive nella organizzazione di sagre durante la stagione estiva, che hanno allestito un’area apposita, con panche e tavoli di legno di castagno, lungo le rive del fiume Brulàra, nelle cui fresche acque sono state conservate le bottiglie con le bevande consumate durante il pasto.

Successivamente, dopo il ritorno al borgo di San Nazario, frazione distante due Km dal comune capoluogo, la comitiva è stata guidata ad una breve visita della omonima chiesa. L’edificio fu eretto presumibilmente intorno all’VIII°-IX° secolo d.c., come complesso abbaziale, da monaci Basiliani transfughi dalla Dalmazia a seguito dell’invasione degli Avari e degli editti iconoclastici degli Imperatori bizantini. Noto per la produzione della “cartapecora”, il cenobio diede ospitalità a San Nilo, che ivi ebbe la tonsura. Con ogni probabilità , essendo San. Nazario di origine lombarda e probabilmente poco conosciuto in oriente, l’abbazia dovette originariamente avere altra denominazione, successivamente, dopo il saccheggio e la distruzione patiti a seguito di un’incursione saracena nel 996, venne ricostruita da monaci benedettini che la intitolarono a Nazario, che era stato discepolo del santo di Norcia. Ancora una puntata presso un vecchio mulino ad acqua, ottimamente preservato dopo opportuno restauro e la giornata ha avuto felicemente termine con il ritorno ad Agropoli.

Questo e molti altri siti analoghi offre, alla considerazione ed all’interesse del visitatore, l’entroterra cilentano, ancor più da quando la recente consapevolezza delle attrattive e della tipicità di tali luoghi ha motivato le amministrazioni comunali ad individuare siti e percorsi ed a dotarli delle necessarie basilari infrastrutture; arrivederci, dunque, per il prossimo futuro, presso nuovi e suggestivi scenari .

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